Il territorio
Ci piace pensare in “grande” ma non troppo. Ci piace immaginare la nostra Gattinara non come un paese a sé, bensì come una delle “tappe obbligatorie” per gli amanti del buon vino e del buon cibo lungo un percorso che attraversa un’area ricca di storia, arte, cultura, enogastronomia e tradizione in grado di soddisfare non solo il palato.
Partendo da Gattinara ed interessandoci progressivamente alle zone limitrofe negli anni abbiamo preferito escludere alcune aree già famosissime del Piemonte come il Monferrato, le Langhe, il Roero concentrandoci sulle province vicine scoprendone l’inestimabile valore.
Nonostante la massiccia industrializzazione nel dopoguerra, queste zone non hanno mai perso la propria vocazione agricola e le loro tradizioni ma, al contrario, mai come negli ultimi anni si assiste ad un lenta ma consapevole riscoperta di prodotti tradizionali unici da troppo tempo dimenticati.
Si può dire con un pizzico di campanilismo che in effetti il fiume Po delimita in maniera piuttosto chiara e marcata non solo province ma anche paesaggi diversissimi tra loro (pensiamo alle piatte risaie del vercellese che confinano con le colline del Monferrato) e di conseguenza usi e costumi, dialetti, prodotti tipici, tradizioni.
Utilizzando come limite estremo meridionale il fiume Po possiamo quindi delimitare un’area piuttosto vasta ed incredibilmente ricca soprattutto a livello paesaggistico: il cosiddetto Alto Piemonte
Partendo da Ovest, una parte della provincia di Torino vale a dire le valli del Canavese, il lago di Viverone e la Serra d’Ivrea, fino al confine Nord con la Valle d’Aosta, passando dalle prealpi e dalla baraggia Biellese, alla bassa ed alle valli ai piedi del Monterosa nel Vercellese, alla bassa Novarese ed infine ai laghi ed alle valli del Verbano Cusio Ossola.
“Or dunque rimane provato che le colline del Novarese possono gareggiare coi colli della Borgogna”.
Itinerari alla scoperta dell’Alto Piemonte
Il Vercellese
Contraddistinta dalle sconfinate risaie attraversate dal fiume Sesia che funge da “spartiacque” con la vicina provincia di Novara... Leggi tutto »
Il Novarese
La provincia di Novara insieme a quella di Vercelli è caratterizzata dalle pianure dove si coltiva il riso ma non solo... Leggi tutto »
Il Verbano Cusio Ossola
Ricca di fascino e cultura questa provincia è da sempre, a livello turistico-ricettivo, la più sviluppata dell’Alto Piemonte... Leggi tutto »
Il Biellese
La provincia di Biella rispetto alle vicine Vercelli e Novara si è sempre contraddistinta per una vocazione meno agricola e più imprenditoriale... Leggi tutto »
Il Canavese
Quest’area storico geografica sorge a cavallo delle province di Biella, Vercelli e Torino con epicentro la città di Ivrea... Leggi tutto »
- Il Vercellese e la Valsesia
- Il Novarese
- Il Verbano Cusio Ossola
- Il Biellese
- Il Canavese
Il Vercellese e la Valsesia
Contraddistinta dalle sconfinate risaie attraversate dal fiume Sesia che funge da “spartiacque” con la vicina provincia di Novara, la provincia di Vercelli offre una bellissima occasione per scoprire luoghi ricchi di fascino: la città di Vercelli, centro importantissimo per il commercio del riso, è disseminata di numerosi siti d’interesse, strutture religiose, torri, fortezze e magnifiche piazze.Spostandosi verso la campagna, circondate dai campi di riso troviamo cittadine medioevali dove si possono ammirare fortificazioni ed edifici storici perfettamente conservati conservate come accade a Buronzo troneggiata dal Castello Consortile annesso all’antico centro cittadino. Da segnalare anche il Castello Antico di Rovasenda, il Castello di Balocco, il Castello di Casanova Elvo, il Castello di Vettignè, il Castello di Moncrivello.
Viaggiando tra le risaie è facile imbattersi in particolari piccoli “centri agricoli”, come il Principato di Lucedio nei pressi di Trino Vercellese, che al tempo furono piccole città gestite dal clero dedite all’agricoltura ed alla gestione delle “Grange” cascine minori alle loro dirette dipendenze.
Al confine con le risaie vercellesi e novaresi si ergono i primi promontori che formano la valle del fiume Sesia, è qui all’imbocco della valle che le uve Nebbiolo trovano il clima adatto per regalare grandi vini come il Gattinara, il Bramaterra, il Ghemme ed il Boca.
Benché legata a livello amministrativo alla provincia di Vercelli la Valsesia è di fatto un territorio a sé stante molto influenzato dalla cultura Walser di cui si hanno testimonianze via via più visibili salendo verso l’alta valle e ospita uno dei luoghi di culto più maestosi ed importanti della Regione: il Sacro Monte di Varallo Sesia inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità stilata dell’UNESCO.
La Valsesia è inoltre meta per gli amanti dello sport in mezzo alla natura: Sci di fondo, Snowboard, ma anche Rafting, Canionyng, Kayak fluviale, Arrampicata, Trekking, Nordic Walking ed escursioni mozzafiato raggiungendo i rifugi disseminati lungo i percorsi tra cui il Rifugio Capanna Margherita il più alto d’Europa.
Il Novarese
La provincia di Novara insieme a quella di Vercelli è caratterizzata dalle pianure dove si coltiva il riso ma non solo; anche da una vasta area collinare dedicata alla viticoltura di pregio, dai Laghi alpini tra cui il Lago D’Orta ed un piccola porzione del Lago Maggiore ed alcuni massicci: Il Monte Fenera che comprende il parco naturale omonimo e parte del Massiccio del Mottarone.Per via della sua posizione tra Torino, Milano e la Svizzera la città di Novara, ieri come oggi è un fondamentale snodo commerciale. Simbolo della città è la cupola della Basilica di San Gaudenzio progettata dall’Antonelli.
Così come nel vercellese anche nel novarese le risaie e le colline sono impreziosite da antichi borghi dominati da fortezze e castelli tra cui:Il Castello di Barengo, Il Castello di Cavagliano, Il Castello Solaroli di Briona, Il Castello e Giardino di Caltignaga, il Castello Visconteo-Sforzesco di Galliate, Il Castello ed il Ricetto di Ghemme, i già citati resti del Castello di Sopramonte a Prato Sesia.
Tra le strutture religiose: La Badia di Dulzago nei pressi di Bellinzago e l’Abbazia di San Nazzaro Sesia, antiche “aziende agricole” amministrate dal clero, ed infine Il Santuario del Crocifisso o Santuario di Boca tra Boca e Cavallirio luogo di culto e pellegrinaggio ancora oggi.
Spingendosi verso il Lago d’Orta ci si imbatte nella meravigliosa cittadina di Orta San Giulio, antico borgo medioevale a ridosso del lago sormontata dal Sacro Monte di Orta.
Nella piccola porzione novarese che comprende il Lago Maggiore invece troviamo la città di Arona, meta turistica piuttosto frequentata soprattutto nei mesi estivi per via del porto da cui partono i battelli diretti alle Isole Borromee, di numerose attività commerciali tra cui raffinati negozi d’abbigliamento, hotel, ristoranti e club che si affacciano sul lungolago.
Il Verbano Cusio Ossola
Ricca di fascino e cultura questa provincia è da sempre, a livello turistico-ricettivo, la più sviluppata dell’Alto Piemonte. Amministrativamente è una realtà giovane e circoscrive l’area solo dal 1992 con l’introduzione come capoluogo di provincia la città di Verbania che nasce dall’accorpamento dei comuni di Intra, Pallanza e dalla piccola frazione di Suna. È attraversata dal fiume Toce che dalle magnifiche cascate omonime confluisce nel Lago Maggiore.E’ un area da sempre sviluppata sotto il profilo turistico grazie alla presenza del Lago Maggiore, del Lago d’Orta seprati dal Massiccio del Mottarone e del Lago di Mergozzo. E’ documentato inoltre che alcuni tra i più grandi scrittori trascorsero brevi periodi di vacanza in riva ai laghi tra cui Hemingway, Flaubert, Dickens, Nietzsche, Stendhal. Rimasero così affascinati al punto da lasciare nei loro scritti alcune tracce del loro passaggio a testimonianza di quanto il richiamo “turistico” fosse già evidente in un epoca in cui non si concepiva il turismo così com’è oggi.
Al confine con la Svizzera si erge la Val d’Ossola divisa in sette valli minori alcune molto famose come la Val Vigezzo o “Valle dei Pittori” per via dei magnifici scorci conosciuta anche per il rinomato prosciutto crudo Vigezzino, la Valle Anzasca nota agli amanti dello sci, dello snowboard e della montagna, la Valle Antigorio con i suoi centri termali, ed il suo segmento superiore la Val Formazza dove si trovano le Cascate del Toce, a fondo valle nella piana del fiume Toce si trova il centro più importante: la città di Domodossola. Le valli Ossolane sono note tra gli amanti dello sport in mezzo alla natura: Sci, Snowboard, Arrampicata, Trekking ed escursioni nei moltissimi parchi naturali tra cui: il Parco Nazionale della Val Grande,il Parco dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero ed il Parco naturale dell'Alta Valle Antrona.
Il Lago Maggiore presenta alcuni centri minori ma di grande interesse come le città di Stresa famosa per i suoi lussuosissimi hotel e Baveno sede di numerose e ben conservate ville nobiliari. Entrambe sono tra i principali attracchi per i battelli che conducono alle Isole Borromee: l’Isola Madre con il famoso giardino all’inglese di ben 8 ettari, l’Isola Bella con il palazzo Borromeo ed il suo giardino botanico, l’Isola dei Pescatori l’unica stabilmente abitata dalle caratteristiche e strettissime vie interne , l’Isolino di San Giovanni dove visse il celebre Arturo Toscanini, e lo scoglio della Malghera.
Al confine con la Svizzera risiede invece la cittadina di Cannobio nota per la Rocca Vitaliana conosciuta ai più con il nome di “Castelli di Cannero” antichi resti di fortificazioni che emergono dalle acque del lago.
Tra i luoghi di culto Il Sacro Monte di Ghiffa, il Sacro Monte di Domodossola entrambe inclusi nella lista dei “patrimoni dell’umanità” stilata dall’UNESCO.
Il Biellese
La provincia di Biella rispetto alle vicine Vercelli e Novara si è sempre contraddistinta per una vocazione meno agricola e più imprenditoriale nonostante ne condivida in parte il paesaggio come le pianure coltivate a riso dette Baraggia Biellese.Circondata dalle Prealpi e dalle Alpi Biellesi affacciate sul Monte Rosa non si può certo dire che la città di Biella sia sorta a ridosso di importanti vie di collegamento, ciò nonostante a partire da metà XIX secolo divenne un importantissimo centro industriale della filatura e tessitura della lana e conobbe un notevole sviluppo che si diffuse abbondantemente anche nei paesi limitrofi come Pray e Trivero spingendosi in parte fino in Valsesia. Rinomatissimi sono tutt’oggi i tessuti prodotti da aziende biellesi, tra cui spiccano marche famosissime a livello nazionale ed internazionale.
Il Sacro Monte di Oropa, circondato dalla riserva naturale omonima, è il più importante della provincia ed è inserito nella lista dei “patrimoni dell’umanità” dell’UNESCO. Da menzionare anche alcuni santuari minori come il Sacro Monte di Graglia ed il Sacro Monte di San Giovanni d’Andorno. Nei dintorni sorge inoltre la città di Sordevolo dove si svolge dai primi dell’800 un’importante rappresentazione teatrale della Via Crucis e della Passione di Cristo.
Le Alpi biellesi sono inoltre meta per gli appassionati dello sport e della natura, la vicina stazione sciistica di Bielmonte ed il parco dell’Oasi Zegna si estendono per un’area di circa 100 km quadrati tra Trivero e la Valle Cervo.Oltre all’Oasi Zegna segnaliamo la “Riserva naturale orientata delle baragge” la quale sconfinando anche nelle province limitrofe raggruppa il Parco Naturale delle Baragge, la Riserva Naturale della Bessa e della Serra e l’Area Attrezzata del Brich di Zumaglia.
Il Canavese
Quest’area storico geografica sorge a cavallo delle province di Biella, Vercelli e Torino con epicentro la città di Ivrea e merita di essere analizzata a parte perché pur facendo parte di distretti differenti ha da sempre una sua spiccata personalità ancora oggi marcata e ben percettibile.L’antica città di Ivrea, la “capitale” del canavese il cui simbolo è il caratteristico castello, è da sempre un importante centro commerciale e amministrativo per via della sua posizione, a metà tra Torino e l’imbocco della Valle d’Aosta.
Famosissimo è lo Storico Carnevale di Ivrea, nato su ordine dell’impero napoleonico di unificare i rioni in un'unica grande festa si è poi evoluto divenendo di enorme importanza storico allegorica riportando in vita antichi avvenimenti e leggende canavesane. Il carnevale si è svolto ininterrottamente da allora, è sentitissimo dagli abitanti della città, specie tra i più giovani, e culmina con la famosa “battaglia delle arance”.
I Parchi, I Laghi e la “Serra”
La città di Ivrea è circondata da un imponente anfiteatro morenico in particolare l’ala sinistra è detta ”Serra di Ivrea” dal caratteristico profilo longilineo ha origine ai piedi del Mombarone (Biella) e si estende fino al Lago di Viverone, terzo lago per estensione del Piemonte.
Il Canavese presenta differenti parchi per gli amanti delle escursioni e dello sport in mezzo alla natura : Parco Nazionale del Gran Paradiso ed il lago di Ceresole Reale, Parco del Po Torinese, Parco naturale del Lago di Candia, , Riserva naturale dei Monti Pelati dove si trova il “Tempio dell’umanità” imponente costruzione ipogea, Riserva naturale della Vauda ed in ultimo la Riserva Naturale del Sacro Monte di Belmonte, ed il santuario omonimo, iscritto tra i siti patrimonio dell’umanità UNESCO. Da segnalare inoltre le Valli di Lanzo meta frequentata per gli amanti dell’escursionismo.